Cosa fare se il motore fuoribordo cade in acqua
Può capitare che il motore fuoribordo cada in acqua. Avviene più spesso con i piccoli motori fuoribordo (sotto i 40 cavalli) che sono solitamente fissati allo specchio di poppa della barca mediante semplici morsetti di fissaggio, in modo da facilitare le operazioni di trasporto. Per questa ragione c’è più possibilità che, a causa delle vibrazioni o a seguito di montaggi impropri, i meccanismi possano staccarsi e il motore possa cadere in acqua. Che si tratti di un motore a due tempi o a quattro tempi, la procedura di recupero è quasi la stessa. Le conseguenze cambiano a seconda che il motore sia caduto in acqua mentre era in moto oppure spento. In entrambi i casi, bisogna effettuare velocemente le operazioni di ripristino perché ogni minuto è importante! Vediamo quindi passo per passo cosa fare se il motore fuoribordo cade in acqua.
Indice
Come comportarsi se il motore fuoribordo cade in acqua
Recuperare il motore caduto in acqua
Finché il motore resterà in acqua, il processo di ossidazione sara più lento. Si, avete capito bene! Anche se sembra strano, è meglio lasciare il motore momentaneamente immerso in acqua mentre si prepara la procedura per la riparazione. Quando il motore sarà stato tolto dall’acqua, la corrosione può causare velocemente gravi danni, specialmente se è stato immerso in acqua salata mentre era in funzione. L’acqua aspirata dal motore potrebbe causare la corrosione di tutte le parti in movimento (pistone, cilindro, valvole e altri componenti). Quindi, prima di iniziare la procedura di recupero, è meglio preparare tutta l’attrezzatura necessaria per avviare immediatamente i lavori di riparazione. E’ meglio non aspettare più di 3 ore dopo il recupero del motore.
Svuotare il sistema di alimentazione
Per prima cosa, se il motore è dotato di un serbatoio portatile, scollegare il tubo del carburante. In entrambi i casi bisogna drenate tutto il sistema di alimentazione in base alle raccomandazioni del produttore del motore. Quasi tutti i motori fuoribordo hanno una vite di scarico: svitare quindi la vite apposita, alzare il motore e far scolare il carburante. Usate un contenitore adatto per il recupero della benzina e fate attenzione alle fonti di calore per evitare rischi di incendio. Dopo aver drenato il sistema di alimentazione, riavvitare la vite di scarico e ricollegare il tubo della benzina.
Sciacquare il motore
Risciacquare il motore con acqua dolce per rimuovere completamente tutta l’acqua salata ed evitare la corrosione del motore. Sciacquarlo accuratamente, cosi da rimuovere anche fango e sabbia incrostati nel motore. Smontare tutte le calandre (coperture del motore) e risciacquare con acqua dolce. Rimuovere le candele, il filtro dell’aria e il carburatore continuando a risciacquare anche l’interno del cilindro attraverso il foro della candela e del carburatore. Ora riavviare il motore in modo da far fuoriuscire tutta l’acqua presente, ripetendo l’operazione almeno 3 volte. Per i motori con accensione elettronica, la parte elettronica è completamente protetta da moduli in resina epossidica, quindi sono impermeabili e non c’è nessun rischio di corrosione. Per rimuovere completamente il sale, l’ideale sarebbe immergere il motore in una miscela di acque dolce con un prodotto anti-sale.
Asciugare il motore
Dopo aver risciacquato il motore con acqua dolce, asciugarlo immediatamente usando aria pressurizzata. Utilizzare un asciugatore per macchine o un asciugacapelli o in alternativa anche un compressore. Dopo aver asciugato accuratamente tutte le parti meccaniche e anche i connettori elettrici, spruzzare un prodotto idrorepellente, possibilmente WD40 sul motore e anche all’interno del cilindro. Ripetere questa operazione 3 volte e rimontare tutte le parti precedentemente smontate.
Avviare il motore
Se si tratta di un motore a 4 tempi sostituire l’olio motore e il filtro dell’olio, riempire il serbatoio di benzina e avviare il motore. Se invece il motore è a 2 tempi, utilizzare una miscela ricca di olio o spruzzare uno starter spray sull’ingresso dell’aria e avviare il motore. Una miscela più ricca può causare incrostazioni alla candela, ma in questo caso l’importante è riuscire a salvare il motore. Se si ha la possibilità, lasciare acceso il motore per alcune ore in modo da riscaldarlo abbastanza e far evaporare l’acqua rimanente all’interno. Su motori fuoribordo a 4 tempi bisognerà cambiare l’olio almeno 2 o 3 volte dopo il ripristino, per garantire una lubrificazione ottimale.
Consigli
Per evitare che il motore cada in acqua, cercare di rafforzare l’attacco del motore utilizzando un cavo metallico o imbullonando il motore allo specchio di poppa. Nel caso di motori sopra i 250 cavalli, sarebbe opportuno controllare il corretto serraggio dei bulloni di fissaggio prima di partire con l’imbarcazione.